• Home
  • La Fondazione Turati
    • La Storia
    • Organizzazione
    • La nostra filosofia
    • La nostra offerta
    • Responsabilità sociale
    • Codice etico
    • Regolarità contributive
    • Studi e Pubblicazioni
    • Trasparenza
    • Lavora con noi
  • Le Nostre Sedi
    • Toscana, Centro di Pistoia
    • Toscana, Centro Socio Sanitario di Gavinana
    • Puglia, Centro Socio Sanitario di Vieste
    • Lazio, Centro Socio Sanitario di Zagarolo
  • Centri di riabilitazione e terapia fisica
    • Toscana, Centro Sanitario Pistoiese Koinos
    • Toscana, Centro di Riabilitazione e Terapia Fisica di Pistoia
    • Toscana, Centro di Riabilitazione privato Kineia
    • Toscana, Centro di Riabilitazione di Gavinana
    • Puglia, Centro di Riabiltazione di Vieste
    • Lazio, Centro di Riabilitazione di Zagarolo
  • Residenze per Anziani
    • Toscana, Residenza per Anziani Gli Alberi di Gavinana (PT)
    • Toscana, Residenza per Anziani I Fiori di Gavinana (PT)
    • Puglia, Residenza per Anziani a Vieste sul Gargano
    • Lazio, Residenza per Anziani a Zagarolo vicino Roma
  • Residenze per disabili
    • Toscana, Residenza per Disabili a Gavinana (PT)
    • Puglia, Residenza per Disabili a Vieste sul Gargano
  • Modulistica e informazioni
  • Ultime notizie
  • Area Riservata
  • 5 per mille
  • Per contattare le Strutture
  • Informativa sulla Privacy
  • Menu
  • Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Passa al piè di pagina

Before Header

  • Newsletter
  • Modulistica e informazioni
  • 5 per mille
  • Privacy
  • Area riservata
  • Facebook
  • Instagram
  • LinkedIn
  • Twitter
  • Youtube

Fondazione Filippo Turati Onlus

Ente Morale Associato alle Nazioni Unite

  • La Fondazione Turati
  • Le Nostre Sedi
  • Centri di Riabilitazione e Terapia Fisica
  • Residenze per Anziani
  • Residenze per Disabili
  • Notizie
  • Search
antonio cariglia

Il torto di avere ragione

8 Giugno 2020 // Giancarlo Magni

È nelle librerie «L’alternativa impossibile» il libro di Simone Visciola che ripercorre tutta la storia della “prima repubblica” attraverso la lunga vicenda politica italiana e internazionale di Antonio Cariglia, “il socialdemocratico” per antonomasia, segretario del PSDI e più volte deputato, senatore e parlamentare europeo. Ecco la appassionata recensione di Giancarlo Magni che di Cariglia fu uno dei più stretti collaboratori.

Ho avuto il piacere e la fortuna di seguire molto da vicino una lunga parte della vita politica di Antonio Cariglia. Come giornalista, addetto stampa, responsabile dell’ufficio stampa nazionale del PSDI nel periodo in cui Antonio, dal 1988 al 1992, ne è stato segretario nazionale. Iniziai ad affiancarlo nel 1979 nel corso della campagna elettorale, la prima, per l’elezione del Parlamento Europeo. Da allora sono rimasto sempre con lui, parlamentare europeo nella prima legislatura, senatore nella X legislatura, deputato nell’XI, ancora parlamentare europeo nella III ed infine segretario nazionale del Partito Socialdemocratico dal 1988 fino all’esplodere di tangentopoli.

Ho partecipato con passione e condivisione a tutte le sue battaglie, ho scritto per lui e con lui interventi e discorsi. Addirittura, una volta, nel marzo del 1989 a due giorni dall’inizio a Rimini del XXII Congresso nazionale, passammo insieme gran parte della notte a rivedere, limare, cambiare la sua relazione introduttiva.

Non sono quindi un osservatore imparziale. Ma francamente leggendo il bellissimo libro di Simone Visciola “L’alternativa impossibile”, ricordando quegli anni vissuti in prima persona, sia pure in forma indiretta, e tornando con la mente a tutti gli accadimenti della cosiddetta Seconda Repubblica fino a quest’ultimo scorcio della nostra vita politica, non posso esimermi dal pensare che Antonio Cariglia sia stato un uomo, per la sua condotta morale, ed un politico, per la sua visione del futuro del Paese, nettamente sopra la media.

Ha pagato la “colpa” di essere socialdemocratico e ha avuto, come diceva Montanelli, il torto di avere ragione. 

antonio cariglia

Ma oggi, il libro di Simone Visciola gli rende finalmente giustizia. Con il rigore dello storico di professione Visciola, che insegna all’Università di Tolone occupandosi di storia politica e sociale italiana ed europea fra Otto e Novecento e di storia della storiografia, è riuscito a cogliere, carte alla mano, le due linee guida di tutta l’azione politica di Cariglia. La prima di carattere europeo ed internazionale. Non c’è futuro per l’Italia al di fuori del contesto europeo e non c’è un futuro per l’Europa al di fuori del suo allargamento e del suo consolidamento. L’Europa è un punto di riferimento imprescindibile anche per risolvere le anomalie politiche, istituzionali ed economiche del nostro Paese.

È guardando all’Europa e ai suoi paesi guida che Cariglia sottolineava l’importanza di concetti che, ancora oggi, sono tutti da conquistare per la stragrande maggioranza della classe politica italiana: l’importanza della stabilità del potere esecutivo, la necessità di dare ai cittadini la possibilità di scegliere con il voto il governo, la responsabilizzazione, con l’istituto della sfiducia costruttiva, del Parlamento rispetto all’Esecutivo e ancora, sul piano economico, l’assumere a base di ogni scelta la consapevolezza che la ricchezza, prima di essere redistribuita, deve essere prodotta.
La seconda costante è stata l’azione sul piano interno tesa, prima con l’unificazione socialista poi con il rassemblement dell’area laica e socialista, a dare forza e rappresentanza politica ad un mondo laico e naturaliter riformista che, diviso e frastagliato, non riusciva a far sentire la sua voce e ad imporre le sue idee.
A distanza di tanti anni siamo ancora lì.

Per questo la lezione politica di Cariglia conserva intatta la sua validità. L’Italia non ha ancora capito che il suo futuro è in Europa e l’Europa è in crisi perché non ha ancora avviato il suo consolidamento e la sua integrazione sul piano politico. La stabilità dei governi è tutta da conquistare, siamo ancora alla ricerca di un giusto equilibrio fra rappresentanza e governabilità, si fanno scelte economiche cervellotiche e si cerca di distribuire una ricchezza che non c’è. Sul piano più squisitamente politico manca ancora un soggetto veramente liberaldemocratico e riformista. Prevalgono, nel centrodestra e nel centrosinistra, populismi e sovranismi e l’assistenzialismo è il filo conduttore della stragrande maggioranza delle forze politiche.

Più che su ricette politiche spicciole, Cariglia insisteva su quelle che si potrebbero chiamare meta-politiche, scelte di fondo sulle quali poi innestare l’azione quotidiana. Aveva il senso dello Stato e una visione di futuro.

E tutto questo dal libro emerge con assoluta chiarezza.

Ma credo sia importante sottolineare anche altre due sue caratteristiche, più umane che politiche, che dal libro di Visciola vengono fuori con forza e che rivestono una particolare importanza: la coerenza e l’onestà.  

La coerenza, perché durante una vita politica quarantennale Cariglia non hai mai anteposto l’interesse contingente del momento alle sue idee e alle sue convinzioni, non solo nei momenti di maggior fortuna, cosa abbastanza facile, ma soprattutto in quelli meno fortunati, che  non sono certo stati pochi nell’arco di un’esistenza che comunque mediamente è stata di successo.

E, da ultimo ma non per ultimo, l’onestà. Coinvolto, come segretario del PSDI, in tangentopoli Cariglia scelse la strada di ritirarsi dalla vita politica e di difendersi nei processi. Con determinazione e con tanta amarezza. È stato assolto con formula piena, per non aver commesso i fatti che gli erano stati imputati, dopo più di dieci anni. A darne notizia, allora, qualche trafiletto sui giornali, a fronte dei titoli a caratteri cubitali e alle pagine e pagine che all’inizio della vicenda riportavano le presunte accuse.

Ma anche questa è l’Italia, di ieri e di oggi.

Archiviato in:In evidenza, Notizie Contrassegnato con: Antonio Cariglia

Info Giancarlo Magni

Giancarlo Magni, giornalista professionista, ha seguito per anni, a Roma, la vita politico-parlamentare. Ha lavorato nella carta stampata, nelle radio e nelle TV. Ha collaborato con la Nuova Eri e con il RadioCorriere. In Rai, e' stato prima alla redazione del TGR della Liguria e poi al TGR della Toscana, dove ha ricoperto la carica di Vice Capo Redattore. Attualmente è VicePresidente del Comitato Regionale per le Comunicazioni della Regione Toscana. Fa parte del Comitato Direttivo della Fondazione "F. Turati".

Post precedente: «antonio cariglia “L’alternativa impossibile”
Post successivo: Vieste, immagini dalla Rssa »

Barra laterale primaria

Informazioni utili

  • Per contattare le nostre strutture
  • Iscriviti alla nostra newsletter
  • Convenzioni attive nei nostri Centri
  • Come accedere alle nostre strutture
  • Dati per fatturazione elettronica

Dona il 5 per mille

E' possibile devolvere il 5a per mille dalla propria dichiarazione dei redditi in favore della Fondazione Turati Onlus.

Ultimi articoli

festa di Carnevale

Un Carnevale pieno di colori e fantasia

25 Febbraio 2021

festa di Carnevale

Maschere e canzoni a Zagarolo

18 Febbraio 2021

obbligo vaccinale

Sì all’obbligo vaccinale per chi lavora in sanità

10 Febbraio 2021

vaccino

«Il vaccino? Diventi obbligatorio per chi lavora nelle Rsa»

9 Febbraio 2021

ortoterapia

I benefici dell’ortoterapia a Vieste

9 Febbraio 2021

La Fondazione nella tua mail

Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog, e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post.

Unisciti a 368 altri iscritti

  • Nel PNRR non può mancare un piano di riforma per la non autosufficienza

    Il Network Non Autosufficienza chiede l'inserimento del tema nel Piano, proponendo un quadro progettuale unitario e azioni da perseguire per costruire un sistema di Long Term Care articolato e coerente coi bisogni del Paese. Pubblichiamo un intervento in proposito di Franca Maino e Federico Razetti, comparso nei giorni scorsi su Percorsi di secondo welfare. L'articolo Nel PNRR non può mancare un...
  • Proteggere gli anziani, far vivere i giovani

    Il virus colpisce in modo quasi uniforme le varie classi di età ma causa la quasi totalità dei decessi e dei ricoveri in terapia intensiva per Covid-19 tra le persone anziane. Per far ripartire l’economia e le attività sociali contenendo le più gravi conseguenze sui soggetti più esposti potrebbe essere valutata la fattibilità di lockdown temporanei differenziati sulla base dell’età. L'articolo Proteggere...
  • “La vecchiaia: il nostro futuro”

    Pubblichiamo un documento della Pontificia Accademia per la vita intitolato “La vecchiaia: il nostro futuro. La condizione degli anziani dopo la pandemia” e diffuso nei giorni scorsi. Su questo tema, che ci sta particolarmente a cuore dato anche che sarà centrale nella riorganizzazione dei servizi sanitari, realizzeremo presto nuovi approfondimenti.   Una lezione da apprendere […] L'articolo “La vecchiaia: il nostro...
  • Ssn, la centralità degli infermieri

    Non solo medici. Il Covid ha evidenziato anche la cronica mancanza di infermieri, una professione sempre più indispensabile nella medicina di oggi. Le indicazioni internazionali prevedono tre infermieri per ogni medico ma la media italiana si ferma a 2,5. L'articolo Ssn, la centralità degli infermieri proviene da Senzeta.
  • Sanità, sistema da rifondare

    Il Covid ha portato alla luce tutte le criticità del nostro sistema sanitario. Ora è indispensabile l’impegno di tutti e un grande piano di investimenti. Il nodo delle borse di specializzazione. La grave pandemia da Covid, che ha così duramente colpito il pianeta, ha evidenziato particolarmente nel nostro Paese, un Sistema Sanitario fragile sia dal […] L'articolo Sanità, sistema da rifondare...
  • Quale welfare dopo la pandemia?

    Solitudine, invecchiamento, denatalità, conciliazione, nuove povertà e fragilità: sono solo alcune delle sfide sociali che dovremo affrontare. Ne ha parlato Franca Maino, docente all’università di Milano e direttrice di Secondo Welfare, a un convegno organizzato da Auser Lombardia. Co-programmazione e co-progettazione: queste le due parole chiave per lo sviluppo del rapporto tra la pubblica amministrazione e il terzo […] L'articolo Quale welfare dopo la...

Footer

Fondazione Filippo Turati Onlus

Sede Legale
Via P. Mascagni, 2 51100 Pistoia

Direzione ed Uffici Amministrativi
Via Fiorentina, 136 51100 Pistoia
Tel 0573 976143 Fax 0573 368030
E-mail: info@fondazioneturati.it

Dati per la fatturazione elettronica

Centri di Riabilitazione

  • Centro di Riabilitazione di Pistoia
  • Centro di Riabilitazione di Gavinana
  • Centro di Riabilitazione di Vieste
  • Centro di Riabilitazione di Zagarolo
  • Kineia, Centro di Riabilitazione Pistoia

Poliambulatori

  • Koinos – Centro Sanitario Pistoiese

Residenze per Disabili

  • Residenze per Disabili di Gavinana
  • Residenze per Disabili di Vieste

Residenze per Anziani

  • Residenze per Anziani di Gavinana “I Fiori”
  • Residenze per Anziani di Gavinana “Gli Alberi”
  • Residenza per Anziani di Vieste
  • Residenza per Anziani di Zagarolo

Centro per la Certificazione dei DSAp

  • Centro di Riabilitazione di Pistoia

Aderente AIOP

Fondazione F.Turati Onlus - Ente Morale Associata alle Nazioni Unite | P.IVA 00225150473 Codice Fiscale 80001150475

Questo sito utilizza i cookies. Utilizzando il nostro sito web l'utente dichiara di accettare e acconsentire all’ utilizzo dei cookies in conformità con i termini di uso dei cookies espressi in questo documento. Ho letto e proseguoMaggiori informazioni